Rientro al lavoro dopo malattia oncologica: le principali difficoltà

Ostacoli nel ritorno alla vita e al lavoro dopo il cancro

Tornare alla normalità dopo un'esperienza di tumore porta con sé numerose implicazioni. Le evidenze scientifiche affermano che il rientro al lavoro dopo una malattia oncologica è un percorso che vede l’interazione di molteplici fattori.

In questo articolo andremo a presentare quelli più impattanti secondo il mondo scientifico.

 

Il rientro al lavoro dopo una malattia oncologica è un processo complesso

Donna afflitta da stanchezza al lavoro dopo il tumore

Per barriere di rientro al lavoro dopo un tumore s’intendono l’insieme di difficoltà che ostacolano il percorso di ritorno all’occupazione tra le persone con esperienza di cancro.

Queste possono essere di varia natura e riguardare contesti molto diversi tra loro.

Per questo, si è deciso di suddividere le barriere di rientro a lavoro dopo un tumore in quattro gruppi.

 

1) Barriere sociodemografiche

Lavoratore con diagnosi di tumore calcola il suo reddito

Del primo gruppo fanno parte le cosiddette barriere sociodemografiche, le quali fanno riferimento alle difficoltà secondarie rispetto alle caratteristiche demografiche e sociali della persona coinvolta.

Tra quelle riscontrare in letteratura scientifica compaiono:

  • Reddito basso: un reddito medio inferiore a 18.000€ annui è associato a maggiori difficoltà di rientro a lavoro;
  • Istruzione: un’istruzione inferiore al diploma è associata a maggiori difficoltà di rientro a lavoro;
  • Minoranze etniche: gli immigrati con esperienza di tumore fanno più difficoltà a rientrare a lavoro;
  • Sesso femminile: le donne presentano un tasso di rientro a lavoro più basso rispetto gli uomini. Tuttavia, non sempre questo è dovuto a disparità di genere o discriminazioni, ma piuttosto al fatto che le donne, talvolta, scelgono di mettere da parte il lavoro per dedicare più tempo alla famiglia (all’interno di un contesto famigliare economicamente solido).

 

2) Barriere cliniche

Medico illustra le difficoltà della vita dopo il cancro

ll gruppo relativo alle barriere cliniche comprende quelle difficoltà dovute alla patologia e ai relativi trattamenti.

In questo gruppo troviamo:

  • Chemioterapia e radioterapia: le persone che subiscono trattamenti chemio e/o radioterapici possono sviluppare dei sintomi che ostacolano il rientro a lavoro;
  • Interventi chirurgici: gli esiti di un intervento chirurgico posso risultare così impattanti da impedire il rientro a lavoro in tempi normali. È da sottolineare, però, che c’è molta differenza tra chirurgia macro-invasiva e chirurgia micro-invasiva;
  • Metastasi: il coinvolgimento di più organi è associato a tempi di rientro a lavoro più lunghi;
  • Recidiva: la recidiva dopo un periodo di remissione comporta il ritorno ad un percorso di cura intensivo e alla conseguente (ri-)interruzione dall’attività lavorativa;
  • Comorbilità: la presenza di altre patologie in concomitanza a quella oncologia è associata a tempi di rientro al lavoro più lunghi e ad un basso livello di abilità lavorativa;
  • Sito del tumore: i tempi di rientro a lavoro differiscono di tanto in base alla tipologia di tumore. Questo perché alcuni tipi di tumore possono essere più invalidanti di altri o necessitano di soluzioni terapeutiche invasive e a lunga prognosi.

 

3) Barriere psicologiche

Giovane uomo rientrato al lavoro con disturbo d'ansia dopo malattia oncologica

Al terzo gruppo invece appartengono tutti quei disturbi di natura psichica che interferiscono con l’abilità lavorativa.

Tra questi rientrano, ad esempio, il disturbo d’ansia e la depressione. Quest'ultima, spesso in concomitanza al primo.

 

4) Barriere lavorative

Lavoratore in cantiere sorregge il collega rientrato al lavoro dopo una malattia oncologica

Sul luogo di lavoro, i sopravvissuti a tumore possono incontrare un insieme di difficoltà, disturbi e limitazioni che rallentano o ostacolano il loro percorso di ritorno all’occupazione: si tratta delle cosiddette barriere lavorative

Queste ultime fanno riferimento alle condizioni relative al contesto lavorativo propriamente detto.

Al suo interno troviamo: 

  • Il mancato adeguamento delle ore di lavoro: il percorso di cura richiede spesso un certo quantitativo di tempo che obbliga gli individui a sacrificare giorni di lavoro;
  • Lavori fisicamente impegnativi: alcune tipologie di lavoro richiedono un’attività fisica intensa sostenibile solo dopo un recupero completo della condizione fisica. Per questo, in questo caso, il rientro a lavoro è più lungo e complicato;
  • Lavori mentalmente impegnativi: al contrario dei precedenti, alcuni lavori richiedono un’alta capacità di concentrazione, capacità che può venir meno dopo alcuni trattamenti necessari per cura del cancro, come la chemioterapia;
  • Il mancato supporto da parte dei datori di lavoro: da alcuni studi sulle esperienze lavorative di individui con cancro è emerso che lavorare per datori di lavoro distanti dai propri dipendenti e poco disponibili al dialogo può ostacolare il rientro al lavoro e far affiorare sensazioni di sconforto;
  • Il mancato supporto da parte dei colleghi: sulla stessa linea del precedente, sembra che un ambiente di lavoro ostile e iper-competitivo intralci il percorso di rientro a lavoro dopo un tumore.

 

Serve più consapevolezza in merito al tema del rientro al lavoro dopo una malattia oncologica

giovane donna mostra megafono per la diffusione di un messaggio

In conclusione, si deduce che il ritorno a lavoro dopo un tumore è una problematica molto complessa da decifrare.

Per questo nell'affrontarlo non basta focalizzare l’attenzione su uno o più ambiti che ostacolano il percorso di rientro, ma capire come questi fattori interagiscono e si combinano tra loro all’interno dei contesti socioculturali in cui le persone sono immerse, con l’obiettivo di intercettare per tempo le difficoltà che andranno ad incontrare.

Alla luce di ciò è anche facile dedurre che oggi sono necessarie politiche del lavoro più attente alla persona che riprende le attività lavorative dopo un periodo di cura.

Il progetto WAVE-TRAPEZIO è nato proprio per aumentare la consapevolezza delle istituzioni in merito al fenomeno tumore e lavoro in Italia.

 

Bisogno di approfondimenti?

Invia un'email all'indirizzo matteo.franco@unito.it. Siamo disponibili a presentare in qualsiasi momento il nostro lavoro di revisione sistematica della letteratura.

Consulta anche le evidenze scientifiche prodotte dal nostro team di ricerca: saranno pubblicate gradualmente alla pagina dedicata.

 

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Compila il nostro breve questionario sul rientro al lavoro dopo un tumore rivolto a lavoratrici, lavoratori e datori di lavoro.

Il tuo contributo sarà di grande aiuto per la ricerca, ma anche per chiunque stia attraversando questa delicata fase (o dovrà affrontarla in futuro).

 

Referenze

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  2. Cocchiara RA, Sciarra I, D'Egidio V, et al. Returning to work after breast cancer: A systematic review of reviews. Work. 2018;61(3):463-476. doi:10.3233/WOR-182810
  3. van Muijen P, Weevers NL, Snels IA, et al. Predictors of return to work and employment in cancer survivors: a systematic review. Eur J Cancer Care (Engl). 2013;22(2):144-160. doi:10.1111/ecc.12033
  4. de Boer AG, Torp S, Popa A, et al. Long-term work retention after treatment for cancer: a systematic review and meta-analysis. Journal of Cancer Survivorship. 2020;14(2):135-150. doi:10.1007/s11764-020-00862-2